
Chirurgia del volto
Sono interventi di rifinitura del risultato ottenuto con il primo intervento. Non sempre è possibile prevedere con assoluta precisione il risultato finale, pertanto in alcuni casi, un intervento correttivo secondario può essere utile e opportuno. L’esempio classico è quello delle cicatrici ipertrofiche e cheloidee.
Non è così, la chirurgia estetica non è un’arte magica o miracolosa. È vero che il chirurgo cerca di lasciare cicatrici poco visibili o facilmente dissimulabili, ma la possibilità di avere brutte cicatrici esiste e va considerata.
È buona norma prevedere almeno una settimana di convalescenza, ovvero evitare inutili stress, fatiche e sforzi fisici. Dopo questo periodo, si torna a fare una vita assolutamente normale. Naturalmente i risultati definitivi richiedono più tempo per essere evidenti e apprezzabili.
La durata dipende dal tipo di intervento. Una semplice blefaroplastica dura circa 45 minuti, un intervento al naso dura circa 1 ora, un intervento al seno da 1 a 3 ore. L’intervento più lungo è il lifting facciale, che se eseguito in modo completo può richiedere anche 4 ore.
Il tipo di anestesia varia da caso a caso, può essere generale, locale, locale associata a sedazione, plessica.
Il medico anestesista con il chirurgo decidono insieme al paziente cosa è più opportuno fare a seconda del tipo di procedura chirurgica.
Il chirurgo deve avere un quadro completo dei pazienti che deve operare, pertanto oltre alla anamnesi che viene fatta durante la visita chirurgica, vengono richiesti i normali accertamenti di routine di un intervento chirurgico, ovvero gli esami di laboratorio, l’elettrocardiogramma a riposo, e eventualmente ulteriori esami diagnostici come radiografie del torace ed ecografie.
Il consenso informato è un documento importante per il chirurgo e per il paziente.
Il paziente deve essere informato dal medico circa gli obiettivi, i benefici, i rischi e le complicanze di ogni intervento. Questo documento, che deve essere completo e dettagliato, è una garanzia per il paziente e rappresenta un segno di serietà e di trasparenza da parte del chirurgo.
Certamente, fanno parte della documentazione clinica del paziente.
Le fotografie sono utilizzate a scopo scientifico e con assoluta garanzia di anonimato.
Rappresentano un metodo semplice ed efficace per valutare i risultati finali degli interventi stessi.
La chirurgia estetica è una branca della chirurgia plastica che comprende tutti gli interventi chirurgici aventi una finalità estetica, in assenza di una patologia vera e propria.
Pertanto la chirurgia estetica deve essere eseguita da un medico specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva.
Schisi del lobo auricolare o “lobi strappati”
Nella donna come nell’uomo può succedere che si strappi il lobo auricolare a causa di un evento traumatico oppure per l’abitudine di portare orecchini troppo pesanti.
Indipendentemente dal fatto che l’orecchio sia interrotto parzialmente o totalmente, può essere corretto. La chirurgia o la riparazione è una procedura ricostruttiva di chirurgia plastica eseguita per ripristinare l’integrità delle orecchie che sono state strappate o allungate a causa di strappo di orecchio, traumi o piercing, incluso l’inserimento di dilatatori per lobi.
Perché sottoporsi ad una riparazione del lobo auricolare?
Quando l’orecchio è allungato a più di 8 millimetri con un piercing dell’orecchio, è improbabile che il foro abbia piena contrazione alla sua dimensione originale. Ciò può provocare un lobo auricolare anormale, spesso difficile da nascondere con i capelli, soprattutto per gli uomini con acconciature più corte.
Anche se ci possono essere lievi cicatrici, i pazienti sono solitamente soddisfatti dei risultati – sia estetici che funzionali perché possono riprendere indossando i loro orecchini preferiti.
Dopo l’intervento chirurgico
Dopo la chirurgia di riparazione dell’orecchio, ci saranno piccole cicatrici sulle orecchie che possono essere in primo luogo rosse, ma alla fine sbiadiranno a un colore pallido di colore chiaro. Dopo 4-6 mesi l’orecchio sarà quasi completamente normale senza segni evidenti del piercing precedente. I lobi possono essere usati nuovamente dopo 2 mesi dall’operazione, purché siano ben guariti.
I risultati, i tassi di cicatrici e di recupero variano da paziente a paziente e dipendono da una serie di fattori tra cui: aspettative, genetica, stile di vita, ambito di intervento chirurgico, tipo di intervento chirurgico, storia medica.
Richiedi informazioni su questa pratica