Rinoplastica: cos’è e in che cosa consiste

La rinoplastica, chiamata anche chirurgia di rimodellamento del naso, è uno degli interventi più eseguiti in chirurgia estetica. La rinoplastica consente di modificare la forma e le dimensioni del naso migliorando l’armonia del viso.

Questo intervento può essere eseguito su tutte le forme di naso, benché le più frequenti sono la tipologia della razza caucasica, asiatica e di quella africana.

Con questo tipo di intervento è possibile correggere anche difetti post-traumatici (o presenti dalla nascita) e problemi respiratori. Se le difficoltà respiratorie sono causate dalla deviazione del setto nasale, è necessario procedere contemporaneamente ad un intervento di “settoplastica“, al fine di modellare e riposizionare il setto nasale deviato.

La rinoplastica può essere:

  • primaria, secondaria, terziaria, quaternaria, etc.
  • etnica
  • chiusa o aperta

La rinoplastica è primaria quando viene eseguita per la prima volta per correggere inestetismi congeniti o acquisiti. 

La rinoplastica secondaria, invece, mira ad eliminare i difetti che non è stato possibile correggere con un primo intervento. Alternativamente, va a correggere difetti che sono stati provocati da una pregressa rinoplastica

Talvolta infatti, alcuni pazienti hanno bisogno di ulteriori interventi (rinoplastica terziaria, quaternaria, ecc.) a causa dell’importanza del trauma subito o della gravità della malformazione da cui sono affetti (labiopalatoschisi, ecc.). 

La rinoplastica etnica è rivolta solo ai pazienti di origine asiatica o afro-americana che desiderano ottenere una modifica (cosiddetta “occidentalizzazione”) dei loro lineamenti. Si tratta di una chirurgia estetica particolarmente complessa, in quanto i pazienti di origine asiatica e afro-americana presentano delle caratteristiche di cute, sottocute, conformazione e consistenza delle strutture osteo-cartilaginee diverse da quelle dei pazienti di origine caucasica.

Rinoplastica chiusa e aperta

Si parla di rinoplastica “chiusa” o “aperta” a seconda della tecnica utilizzata dal chirurgo.

La rinoplastica chiusa è indicata per nasi che presentano piccoli difetti, soprattutto sulla punta, o che non presentano grandi deviazioni. Con questa tecnica si riescono a correggere molto bene i difetti del naso, il quale però non deve presentare grosse asimmetrie.

La rinoplastica aperta corregge difetti importanti della punta come asimmetrie, punta bulbosa, naso a “pinocchio”, “pinched-nose”, punta bifida, deviata, retratta, ecc. Alternativamente, viene usata per correggere esiti di labiopalatoschisi, o nelle rinoplastiche secondarie o post-traumatiche.

La rinoplastica, inoltre, può essere eseguita da sola o in associazione alla chirurgia funzionale del naso (rinosettoplastica, chirurgia dei polipi nasali e dei turbinati) ed assieme ad altri interventi chirurgici quali:

  • blefaroplastica
  • il lifting
  • mentoplastica
  • altri interventi di chirurgia estetica o funzionale (settoplastica)

Durata dell’intervento

L’intervento di rinoplastica dura circa un’ora, è del tutto indolore e termina con l’applicazione di un piccolo gesso fermato sul dorso del naso con due cerotti. Successivamente può essere utile inserire i tamponi, dipende dal tipo di intervento.

Profilo plastica

Il termine “profiloplastica” viene usato per indicare una serie di interventi di chirurgia estetica volti ad ottenere un rimodellamento completo del profilo del viso attraverso la correzione di naso, mento e/o zigomi. Gli interventi di chirurgia estetica utilizzati nella profiloplastica sono la rinoplastica, la mentoplastica e la malaroplastica. Questi interventi possono essere eseguiti contemporaneamente oppure in tempi operatori diversi. Durante la visita specialistica è possibile simulare al computer le correzioni del profilo del viso che il chirurgo ritiene più opportune.

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